Quando giorni fa è uscita la notizia sul bug chiamato HeartBleed che ha colpito mezzo mondo di Internet, mi è subito tornato in mente un pranzo di lavoro avvenuto molti anni fa, durante il quale mi fu chiesto se credevo che il futuro sarebbe stato incentrato sulla sicurezza. La mia risposta?

E’ inutile investire in tecnologie super potenti, capaci di mettere in difficoltà gli hacker più capaci del globo, se poi buona parte dei monitor in circolazione si ritrovano appiccicato sopra un post-it con le password più importanti!

A distanza di anni, il problema rimane lo stesso e questo è dovuto principalmente ad un fatto culturale: bisogna che tutti comprendiamo che il computer è diventato importante nelle nostre vite, perché ci permette di compiere azioni sia complesse, come ad esempio mantenere relazioni a distanza, che semplici come salvare le nostre fotografie. Se però non ci prendiamo la giusta cura del nostro PC, proprio come facciamo con la nostra casa, allora prima o dopo qualcosa di importante finiremo per perdercelo.

Il mio consiglio è quello di dare meno peso a notizie così tanto allarmistiche come appunto quella di HeartBleed, di non farsi venire l’ansia per la propria privacy o per la scadenza di Windows XP, ma di dedicare piuttosto energie a fare un backup ogni tanto e più raramente provare un restore, perché quando il disco si rompe (e capita sempre più spesso) perdiamo tutto ciò che credevamo al sicuro, scoprendo che in realtà non lo era.
Se poi vogliamo proprio strafare, evitiamo di lasciare le password scritte in giro e troviamo un modo per ricordarcele facilmente, magari usando le parole di una poesia imparata a scuola. Può essere anche un buon esercizio per le nostre celluline grige

Inoltre

• – non installiamo niente di scaricato da Internet se non lo conosciamo veramente (quante volte lo abbiamo fatto perché un’amico ci ha detto “vai tranquillo”?)
• – navighiamo prestando attenzione a ciò che viene scritto sullo schermo, cercando di capire se premere [OK] o [Annulla]

In parole povere, cerchiamo di toglierci prima la trave dall’occhio, perché bug, virus e privacy sono solo la pagliuzza.