Intelligenza Artificiale e PA: i dipendenti pubblici non temono l’AI

L’Intelligenza Artificiale (IA) è ormai una realtà consolidata nella Pubblica Amministrazione italiana, come dimostrato dalla recente ricerca “Intelligenza artificiale e PA: l’opinione dei dipendenti pubblici” condotta da FPA in collaborazione con Microsoft Italia. Secondo lo studio, che ha coinvolto 1.600 dipendenti, quasi 9 su 10 hanno già utilizzato almeno uno strumento basato sull’IA, rivelando un’ampia accettazione e un’utilità percepita molto elevata.

Gli strumenti IA più diffusi includono chatbot, assistenti virtuali e applicazioni per la redazione di testi, con il 77% degli intervistati che li ha trovati utili, soprattutto per automatizzare procedure e compiti ripetitivi.

Sorprendentemente, l’80% dei dipendenti non è preoccupato che l’IA possa sostituire il loro lavoro, ma piuttosto vede la tecnologia come un’opportunità per migliorare la produttività (60%), la qualità del lavoro (59%) e persino per sviluppare nuove competenze e creatività (50%).

MAIA di CrowdM risponde esattamente a queste esigenze, offrendo una piattaforma all’avanguardia che integra l’intelligenza artificiale per trasformare la gestione dei servizi pubblici.

MAIA permette di personalizzare i servizi, migliorare l’interoperabilità dei dati e rendere i processi più efficienti, rispondendo così alla domanda crescente di soluzioni tecnologiche avanzate nella P.A.

Le competenze più ricercate per sfruttare appieno le potenzialità dell’IA includono abilità analitiche e digitali, competenze tecniche specifiche come il machine learning e la visione artificiale, nonché una forte capacità di gestione dei dati.

Ecco perché, oltre alla tecnologia, è essenziale investire nella formazione e nel supporto continuo degli operatori pubblici, un aspetto centrale della filosofia di MAIA.

La ricerca mette in luce anche le sfide da affrontare: il 47% degli intervistati segnala problemi organizzativi nella gestione del cambiamento, mentre il 39% è preoccupato per le possibili distorsioni etiche.

Per questo, MAIA non solo offre soluzioni tecnologiche ma anche un framework etico per garantire che l’adozione dell’IA sia responsabile e rispettosa della privacy e dei diritti dei cittadini.

Le conclusioni della ricerca sottolineano l’importanza di una gestione oculata di questa transizione, enfatizzando che l’IA non deve essere vista come una minaccia ma come un’opportunità di crescita e innovazione.

In questo scenario, MAIA di CrowdM si pone come un vero e proprio alleato della Pubblica Amministrazione, pronto a supportare i dipendenti pubblici non solo nell’alleggerimento del lavoro quotidiano ma anche nel valorizzare le loro competenze attraverso l’adozione di tecnologie avanzate.

Per scoprire di più su come MAIA di CrowdM può trasformare la tua amministrazione con l’intelligenza artificiale, visita il nostro sito web dedicato alla PA

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