Musica e nuvole

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Oggi parliamo di social network e musica, in particolare quella dei gruppi emergenti.

Per capire la situazione attuale, è utile ripercorrere brevemente la storia recente.

C’era una volta il regno di Myspace, il famoso “a place for friends“, creato nel 2003 da  Tom Anderson, sicuramente uno dei primi riuscitissimi esperimenti “social” della storia del web.

Se avevi una band e volevi proporti sul mercato per cercare consensi e serate, navigare su Myspace era un “must”. Non c’era un artista che non avesse un account su Myspace: video, audio, foto, contatti ed eventi, tutta la musica underground passava di lì.

Successivamente con l’avvento e l’esplosione degli altri social network e social media (Facebook e Twitter in primis) la situazione per Myspace precipitò drasticamente: in breve tempo fu letteralmente spazzato via dai concorrenti maggiormente “armati” di capitali e funzionalità.
A nulla servì il restyling grafico e funzionale avvenuto nel giugno 2013: ormai il declino era iniziato e le band pian piano chiudevano i loro account per aprirli su Facebook.

Si andava delineando un nuovo scenario per chi ha la passione della musica e spera magari che questa  si trasformi in lavoro. Serviva a questo punto un “collante social”, qualcosa che permettesse agli utenti una fruibilità immediata e diretta del proprio materiale e che garantisse facilmente una visibilità ad ampio raggio sul web.

Una delle risposte più riuscite è a mio avviso Soundcloud. Nato nel 2008 da Alex Ljung e Eric Wahlforss, Soundcloud è oggi capace di servire più di 40 milioni di utenti e di avere 250 milioni di ascoltatori unici al mese.

Ognuno può caricare e diffondere il proprio materiale audio o addirittura collaborare con altri musicisti in giro per il pianeta. È inoltre possibile pubblicare suoni di vario genere (anche provenienti da oggetti di utilizzo comune) per incrementarne il database acustico a beneficio degli altri musicisti.

Ma quali sono i punti di forza che ne hanno fatto un punto di riferimento per tutti i musicisti della scena underground? Analizziamoli brevemente.

– È gratuito e potente:
nella versione gratuita (con il limite di 2 ore di musica caricabile e statistiche limitate) si è in grado con pochi click di caricare facilmente i propri brani, creando un proprio profilo ed interagendo così fin da subito con gli altri utenti di Soundcloud

– Supporta widget e condivisioni:
utilizzando i vari widget a disposizione, puoi condividere facilmente il singolo pezzo (o l’intero album) sui siti, sui blog specializzati e soprattutto su altri social network e social media, in primis Facebook e Twitter, espandendo così la fascia d’ascolto in maniera esponenziale

– È facile da usare e molto intuitivo:
la navigazione è molto intuitiva, la grafica è essenziale ma funzionale, le info sono facilmente individuabili, con zero stress da parte degli utenti

– Permette di commentare un punto della canzone:
questa è una fantastica peculiarità, che permette di commentare l’intera canzone oppure cliccare sulla timeline della stessa e commentare un singolo punto. Frasi come “bella questa parte” o “che bello questo assolo di chitarra” sono collocabili su una singola parte della traccia. Per chi mastica musica è importante avere un parere su ogni singola parte della canzone e non solo sulla canzone nel suo complesso

– Fornisce la funzione Explore:
si sceglie il genere, al resto pensa lui selezionando e suggerendo la playlist migliore

– Consente Tagging & Linking:
è possibile aggiungere tag alle proprie canzoni, in modo da essere facilmente rintracciabile dal motore di ricerca. Ad ogni canzone puoi poi collegare un link al video (es. YouTube o altro), un link per l’acquisto (es. iTunes) e decidere se permettere che la canzone venga scaricata

Da un punto di vista tecnico, spiccano le seguenti caratteristiche:

Url Modificabile:
l’utente può decidere con quale indirizzo condividere la canzone [e scusate se è poco :)]

Sincronizzazione dell’account:
con 2 semplici click si effettua il login o la registrazione utilizzando Facebook, Twitter o G+

Utilizzo mobile:
troviamo un’applicazione mobile dedicata senza limiti di funzionalità con API che consentono di ascoltare/caricare/scaricare i brani direttamente dallo smartphone

Che dire a questo punto se non “buon ascolto” e se non sapete da cosa iniziare, vi propongo la mia band: i Welcome Coffee.

Ciao e alla prossima,
SteFX