Le aziende sono su Pinterest ormai da molto tempo. C’è chi ha preso solo un nome in attesa di capirci qualcosa, oppure c’è chi si è lanciato cominciando a sperimentare la piattaforma in modo concreto.
Da non molto, il social network delle immagini permette la creazione di profili business: da subito si puà inserire una ragione sociale (e non più nome e cognome) e tramite una stringa di codice permette di verificare grazie al sito, l’autenticità del profilo e dunque di ottenere un “bollino” che dice: “sì, stai parlando proprio con il brand!”. Certamente non è un modo perfetto per garantire l’appartenenza del profilo ad un’azienda, ma da qualche parte bisognerà pure cominciare…
I profili che passeranno alla versione business avranno anche la possibilità di inserire un “pin it” e un “follow” ai loro siti, compresa anche la possibilità di integrare nel sito (gli smanettoni direbbero embeddare) un’area per vedere in preview un’anteprima dei pin.
Naturalmente chi è nato con un profilo personale potrà passare alla versione business. I profili “verificati” saranno caratterizzati da un piccolo bollino rosso sul profilo.
Non molti brand stanno però passando alla versione “official”. Armani ad esempio ha optato per l’ufficialità inserita nel nome (basterà?) e anche altri si affidano alla buona sorte. Sì, sembra che il social network si stia impegnando molto lato business, infatti un micro sito raccoglie case studies, best practices e guidelines: trovate gli obiettivi di Allrecipes, Jetsetter e molti altri suggerimenti per il business.
Insomma, manca solo la parte di analytics! E possiamo scommettere che presto arriveranno i promoted pin!