La mania dei pokemon impazza e i discorsi circa la realtà aumentata sono tornati prepotentemente di moda. L’argomento si era “intiepidito” negli ultimi tempi forse perché il sogno fantascientifico di indossare occhiali super intelligenti che ci dicano di più sulle altre persone (stile Terminator o Dragon Ball per intenderci) è passato di moda o forse perché andare in giro con lo smartphone a mò di rabdomante in cerca della strada giusta non è il massimo.
Ma… Attenzione a parlare di realtà aumentata quando si tratta di cercare Pokemon per strada! Infatti la “AR” nasce con lo scopo di “arricchire” la percezione fenomenica dell’individuo aggiungendo alla realtà percepita altre informazioni virtuali. Dunque, di fatto, i”mostriciattoli” non aggiungono nulla alla realtà che ci circonda! Infatti i significati generati rispetto al contesto fisico sono irrilevanti. Per questo parleremo di Pokémon Go come di un nuovo gioco geolocalizzato che aumenta il divertimento nella realtà… Ma non la realtà stessa!
Il 6 Luglio sugli app store Android e iOs di Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti è apparso Pokémon Go, figlio della collaborazione tra Niantic, Game Freak, The Pokémon Company e Nintendo. L’impatto sul mercato è stato dirompente; le azioni di Nintendo sono salite del 9 per cento venerdì 8 luglio e del 24 per cento lunedì 11 luglio.
La nuova app, che in Italia ha debuttato ufficialmente su Play store e App store il 15 Luglio, ha spopolato ovunque nel mondo, sia sui dispositivi Android che iOS.
Con un numero di utenti attivi al giorno superiore a quello di Tinder, di Twitter, ma anche di WhattsApp e Snapchat, Pikachu e compagni hanno creato una piccola rivoluzione nel mondo delle app mobile, diventando un vero e proprio fenomeno sociale.
Pokémon Go è il gioco mobile che detiene il record di utenti attivi di sempre negli Stati Uniti (circa 21 Milioni).
A distanza di pochi giorni, si parla già di luoghi in giro per il mondo invasi da allenatori di Pokemon, come la stazione di Polizia di Darwin, in Australia (luogo ricco di Pokemon a quanto pare) e il neologismo “pokemoning” coniato dal dipartimento dei trasporti dello stato di Washington che, con un tweet, chiedeva agli automobilisti di non “pokemonare” al volante.
Anche se i numeri sono impressionanti, dobbiamo fare ancora i conti con la realtà (senza l’aumento di artifici virtuali) e il tempo. Per il momento possiamo parlare di un fulmine a ciel sereno ma, di fatto, non possiamo prevedere quando e se verrà normalizzata questa “anomalia”. Molti addetti ai lavori parlano di Pokémon Go come di un gioco piuttosto semplice e non senza lacune, molto migliorabile in sostanza.
Tuttavia una prima indicazione emerge: i giochi dinamici e geolocalizzati “muovono” le persone.
Cosa possiamo aspettarci dopo questa esplosione di Pokémon Go?
Saldi “nascosti” in giardino? Promozioni prendi 3 paghi 2 nel parco vicino casa?
Sicuramente sarebbe un modo più divertente di vivere la realtà… Del mercato!
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