I Marketer che ancora non prendono seriamente il fenomeno “social” Snapchat dovrebbero iniziare a farlo e anche presto. La piattaforma di messaggistica effimera e istantanea sta vivendo una fase di crescita sbalorditiva:Bloomberg ha riferito che ad oggi si stimano 150 milioni di utenti attivi al giorno!
Dopo aver superato i 100 milioni di utenti di Pinterest, il “fantasmino” mette la freccia del sorpasso ai 140 milioni di Twitter e, secondo eMarketer, durante l’anno crescerà ancora del 27,2% negli U.S.A (58, 6 milioni di utenti) superando anche le altre app di messaggistica a loro volta in crescita del 16%.
Secondo l’indagine svolta da eMarketer, Twitter avrà 56,8 milioni di utenti negli Stati Uniti quest’anno, e Pinterest avrà 54,6 .Tra quest’anno e il 2020, Snapchat aggiungerà 26,9 milioni di utenti, quasi il doppio rispetto a quello di Twitter e Pinterest .
Nonostante la sua crescita esplosiva, Snapchat ha molta strada da fare per rivaleggiare con Facebook Messenger, di gran lunga l’applicazione di messaggistica dominante negli Stati Uniti con i suoi circa 105,2 milioni nel 2016, quasi il doppio numero di utenti di Snapchat. eMarketer ha sottolineato nel suo rapporto che quasi i due terzi della popolazione degli Stati Uniti useranno Facebook Messenger, almeno una volta al mese nel 2016. Facebook Messenger è cresciuto in modo significativo solo quest’anno . Nel gennaio 2016 ha annunciato di aver 800 milioni di utenti mensili complessivi; nel mese di aprile, ha detto di aver raggiunto 900 milioni .
Oltre ad una significativa crescita, Snapchat dovrà ancora continuare a dimostrare le enormi potenzialità agli inserzionisti.
Quindi… Non c’è tempo da perdere! Una piattaforma che conta più di 10 miliardi di video visti al giorno offre delle ottime garanzie di visibilità alle aziende e sarà necessario iniziare ad escogitare seriamente nuove strategie.
CrowdM, con il suo team di esperti, aiuta marchi e aziende nel processo di digitalizzazione ed l e sta seguendo molto da vicino l’evoluzione di Snapchat.Ogni social ha un suo “codice” e un’azienda deve riuscire a “trasformarsi” per entrare in contatto con una nuova realtà virtuale, senza tuttavia smarrire la propria identità.
via eMarketer