Uno spettro si aggira per i social. È una forma di “bulleria” formato web. Si esprime in una puntuale domanda che i marketing manager pongono a chi si occupa di social: “Quanti fan ha la pagina?”.
Dietro questa domandina si cela un concetto – mutuato dai media tradizionali – che pone i numeri al centro del successo di un’iniziativa social. I media sociali, però sono fatti di persone e di interazione. Per questo, forse, la sola metrica del numero di fan non è efficace. Naturalmente è importante, ma non è la l’unica ad avere senso.
È chiaro che Zuckerberg abbia messo l’accento soprattutto su questo benchmark: anche il design del sito punta tutto su grafici, insight e numero di fan. Ma questo è il suo lavoro: lui vende pubblicità per il suo sito e per questo il numero di fan è la metrica regina (visualizzata perfino nella finestra di ogni pagina). Metriche più feconde, invece, sono quelle che evidenziano l’interazione che si crea fra la pagina e i suoi fan. In pratica l’engagement rate. Questo dato può farci capire come i social siano distanti dai media tradizionali, quelli cioè “a senso unico”: interagire, infatti, significa anche influenzarsi a vicenda: è un processo bidirezionale che non si avrà mai dalla TV o dalla radio.
L’engagement rate è un indicatore semplice: si tratta del rapporto fra il numero di interazioni e il numero totale dei fan. Questa metrica parla di dialogo e si avvicina ai dati qualitativi: è un modo per misurare gli “earned media”, quelli “guadagnati” col sudore della conversazione.
Ma c’è un’altra cosa che il numero di fan non dice: spesso le discussioni si fanno anche fra non-fan della pagina: se un fan commenta una notizia della nostra pagina e questa appare sulla sua bacheca, un suo amico (non necessariamente nostro fan) può commentare e interagire: le notizie di una pagina fan su Facebook “traboccano” nelle pagine di altri non-fan. Queste sono preziose interazioni che né il numero di fan, né l’engagement rate è in grado di comprendere. E qui, ve ne presentiamo un’altra: ecco a voi la portata virale:quanti non-fan hanno parlato di voi: tutto questo serve a capire se una pagina è interessante o no.
E qui, non c’è nulla che tenga: i contenuti sono la chiave! Interessanti, personali e divertenti, utili gli argomenti che generano coinvolgimento sono così.