AI, vantaggi per il business contro ogni scetticismo


L’AI è da tempo sotto i riflettori mediatici per i significativi sviluppi ottenuti, che aprono per i brand nuove prospettive di implementazione: ottimizzazione per il business sia dal punto di vista customer che digital workplace.

Come già segnalato, il mercato mondiale dell’AI è in enorme crescita: secondo quanto riportato da Statista, è previsto infatti il passaggio dai 2 miliardi di dollari del 2017 ai quasi 60 miliardi di dollari del 2025.

Un trend che interessa – seppure a livello più contenuto – anche il nostro Paese, dove il 56% delle grandi imprese ha già avviato progetti di Intelligenza Artificiale,  secondo quanto riportato dalla ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano.

Nonostante i numeri siano dalla parte dell’AI in termini di crescita esponenziale,  questa si scontra con una generale riluttanza da parte dei marketer in termini di adozione e implementazione di questa tecnologia all’interno della propria azienda.
Una posizione che trova conferma nel recente report “Digital Trends 2018”, realizzato da Econsultancy in collaborazione con Adobe.

In qualità di CEO di CrowdM, mi piacerebbe provare a fare chiarezza sul perché sia oggi fondamentale implementare l’Intelligenza Artificiale all’interno delle aziende.

IL CLIENTE PRIMA DI TUTTO

Il report “Digital Trends 2018” – che ha interessato quasi 13mila esperti di marketing a livello globale – ha evidenziato il focus delle attività digitali per questo anno: l’esperienza.

Per creare una customer experience ideale per i nostri utenti, è necessario costruire il giusto mix di tecnologia, dati e design, e avere il cliente al centro di tutti i processi.

Emerge quindi la necessità di una cultura aziendale adatta, con un’attiva e proficua collaborazione fra team, in grado di realizzare percorsi ben strutturati, che agevolino le comunicazioni e la condivisione di informazioni.

È chiaro come gli investimenti in tecnologia siano essenziali – considerato il ruolo sempre più preminente delle piattaforme integrate – per pianificare e realizzare strategie di marketing efficaci.

AI AL SERVIZIO DELLE IMPRESE

L’importanza di una customer experience potenziata emerge inoltre dalla volontà da parte dei marketer di “offrire esperienze personalizzate in tempo reale”: priorità per il 36% degli intervistati aziendali e per il 40% delle loro controparti in agenzia.

prospettive più interessanti aziende digital trends 2018

Una prospettiva per la quale l’unica strada percorribile è quella dell’AI che, oltre a rendere possibile l’offerta di esperienze più coinvolgenti per il cliente, supporta il brand nella creazione di contenuti su larga scala, nella velocizzazione delle procedure di routine e permette all’azienda di dialogare 24/7 con clienti e prospect grazie ai chatbot, raccogliendo e archiviando una serie di informazioni utili per la profilazione.

CHATBOT E BIG DATA ANALYTICS

È proprio l’analisi dei dati l’aspetto per cui le aziende utilizzano maggiormente l’AI, che permette di ricavare informazioni dettagliate dalla mole di dati generata dall’attività dei clienti.

finalità utilizzo AI in azienda Digital Trends 2018

Il vero vantaggio per le aziende oggi sta nell’abilità di Business Intelligence, per poter attuare strategie di marketing efficaci sulla base del comportamento degli utenti.

Una quantità di dati preziosa ma sempre più complessa – si stima che i Big Data raggiungeranno i 44ZB (44 trilioni GB) entro il 2020 – da sfruttare in maniera ottimale.

Ed è qui che entrano in gioco i chatbot: sviluppati in ottica data-driven, sono un valido alleato per il brand nell’automazione di data-set capaci di ricavare rapidamente degli insight in risposta a un semplice comando vocale, eliminando le attese di analisi e redazione manuale di report.

L’AI ANCORA NON CONVINCE. PERCHÉ?

Nonostante gli evidenti vantaggi che l’AI può apportare al business per raggiungere gli obiettivi indicati, l’Intelligenza Artificiale è ancora una prerogativa degli early adopter: solo il 12% degli intervistati dichiara di usare questa tecnologia all’interno della propria azienda, contro il 58% che afferma di non avere in programma di utilizzarla nel prossimo anno.

previsioni utilizzo AI in azienda Digital Trends 2018

Una generale riluttanza dovuta in gran parte alla mancanza di conoscenze rispetto alle applicazioni dell’AI, motivazione indicata dal 61% delle agenzie intervistate e dal 41% delle controparti aziendali.

perché le aziende non utilizzano l'AI Digital Trends 2018

È evidente come, in un contesto come quello odierno, in cui è la mancanza di una cultura adeguata – e non la spesa – il principale ostacolo all’adozione dell’AI, sia necessario formare le aziende sull’Intelligenza Artificiale quale facilitatore del business.

AI: SIAMO SICURI DI SAPERE DI COSA SI TRATTA?

L’Intelligenza Artificiale è ormai nella nostra quotidianità: utilizziamo la ricerca predittiva di Google, chiediamo a Siri informazioni sul meteo, o di fissare un calendar e con ogni probabilità ognuno di noi ha dialogato con un chatbot nel momento in cui ha cercato di mettersi in contatto con un brand sui social media. Ma quanti di noi potrebbero spiegare che cos’è l’AI?

Secondo una ricerca realizzata da Sage per capire la percezione pubblica dell’Intelligenza Artificiale negli USA e nel Regno Unito, il 43% dei partecipanti americani e il 46% di quelli inglesi hanno ammesso di ”non avere idea di cosa sia l’AI”.

Condivido quindi il pensiero di Kriti Sharma, vicepresidente AI del Gruppo Sage, secondo cui è responsabilità della tech community “dissipare i rumors” e “presentare il vero potenziale dell’AI alle persone comuni e ai business in una maniera che sia comprensibile”.

CROWDM, UN’AGENZIA CON UNA MARCIA IN PIÙ

Seguo regolarmente e con interesse i progressi del mercato AI, dalla sua implementazione nel customer-care, all’e-commerce e oggi al digital workplace, realizzando – in relazione ai settori con maggior domanda – soluzioni su misura che garantiscano la perfetta sincronia tra esigenze del brand e user experience.

Nella mia vita professionale, ho vissuto tutte le fasi dell’internet, dalla connettività ai primi siti web, dal mobile marketing al social media marketing, fino ad arrivare oggi all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale, sulla quale in CrowdM stiamo investendo molto, sviluppando totalmente in-house i nostri chatbot.

L’implementazione di soluzioni AI è una necessità alla quale le aziende non possono tirarsi indietro: costituisce infatti un forte vantaggio competitivo, in accordo alle diverse necessità e scopi.

Lavoriamo al fianco dei brand – passo dopo passo – per garantire il perfetto incontro tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza Umana, affinché le aziende possano trovare nei nostri bot l’alleato perfetto per il proprio business.

Silvio Stafuzza, CEO CrowdM

(Infografiche a cura di Econsultancy e Adobe)

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